Ringraziamo Demetrio Paparoni per aver dedicato una sezione della sua newsletter settimanale L’Arte di domani al progetto Save Ukraine Art 22. Potete leggerla e iscrivervi qui: L’Arte di domani
Save Ukraine Art 22
Il progetto Save Ukraine Art 22, cui abbiamo già dedicato ad agosto una pagina a firma Lucio Gomiero (leggi qui), va avanti. Gomiero è un manager che insieme al fotografo Marco Gallipoli, a Ustyna Soroka e a Taras Wozniack, direttore dalla Galleria Nazionale delle Arti di Leopoli e coordinatore della rete dei musei della città Unesco, ha avviato a fine marzo questa iniziativa che mira a mettere in salvo quante più opere d’arte possibile del patrimonio ucraino. Proseguono intanto le donazioni di materiali per la protezione e la movimentazione delle opere da parte di aziende private, e un terzo carico sta per partire per Leopoli. Potete trovare qui notizie di quanto si è fatto fino a oggi. Al supporto sin qui dato dai Musei Civici di Venezia si è aggiunto quello del Museo Guggenheim di Venezia. Sperando che il conflitto giunga presto alla conclusione, quanti sono coinvolti nel progetto Save Ukraine Art 22 stanno studiando come agire una volta finita la guerra.

Con l’aiuto di Restauratori Senza Frontiere Italia è prevista l’organizzazione e la donazione di materiali per il restauro delle opere. Abituata a intervenire in scenari di guerra, ad agosto RSF Protezione Civile Emergenze Beni Culturali ha fatto un primo sopralluogo a Leopoli, nei luoghi scelti per proteggere le opere. Il presidente Pietro Coronas, che ha guidato la missione, ha dichiarato di aver trovato in un deposito ben novemila opere. L’associazione sta inoltre individuando personale con adeguate competenze che possa guidare le delicate operazioni di restauro. È in programma l’esposizione in Italia di un originale del volume cinquecentesco Le Vite di Giorgio Vasari, proveniente da Leopoli.

Alcuni produttori e broadcaster si stanno poi adoperando per organizzare in Italia una mostra delle imponenti sculture barocche lignee di Ivan Georg Pinsel (1707 -1761). Molte sue opere sono già state imballate e protette proprio con i materiali e le attrezzature inviati dall’Italia. Segnalo anche l’attivazione di una collaborazione con l’Associazione Culturale LandscapeFor di Torino, che ha l’obiettivo di mappare online con il software AtlasFor, un patrimonio culturale che, in questo momento di emergenza, rischia la distruzione nei luoghi non vicini ai combattimenti. Con il presidente Paolo Castelnovi si sta scegliendo una città ucraina da cui iniziare, coinvolgendo istituzioni e musei locali.